Il Palio di Legnano
I simboli della vittoria
La Croce di Ariberto da Intimiano
La croce di Ariberto da Intimiano, detta anche Crocione, è l’ambito “premio” che la Contrada che si aggiudica il Palio, l’ultima domenica di Maggio, ha il diritto di conservare per un anno intero nella propria chiesa.
Il Crocifisso è uno sbalzo in rame dorato realizzato da un anonimo scultore lombardo del 1040 e successivamente applicato sulla croce lignea. La Croce venne commissionata a metà dell’undicesimo secolo dall’arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano (975 – 1045) quale ornamento per la propria cappella sepolcrale nel monastero di San Dionigi e rappresenta un Cristo sofferente con ai due lati, all’estremità dei bracci corti, le figure della Vergine e di San Giovanni; sotto i piedi del Cristo, sistemata su un supporto a scacchiera, compare la figura dello stesso Ariberto nell’atto di offrire al Redentore una Chiesa. Sopra il capo del prelato si leggono stentatamente e abbreviate le parole “Aribertus Indimnus Archiepiscopus” (Ariberto indegno arcivescovo). Nella parte superiore della Croce sono raffigurati i simboli della luna e del sole.
Quando i milanesi dovettero sostenere in armi il diritto di libertà contro l’imperatore Federico Barbarossa, pensarono al loro arcivescovo e, a testimonianza della fede politica e religiosa che Ariberto aveva loro infuso, posero la Croce sul pennone del Carroccio quale monito agli avversari.
Dopo la Battaglia di Legnano e la Pace di Costanza la Croce fu depositata nella sacrestia di S. Calimero e nel 1868 collocata nel Duomo di Milano accanto al Sepolcro dell’arcivescovo qui trasferito nel 1783 dalla ormai decadente chiesa di San Dionigi.
Nel 1934 venne realizzata una prima copia dell’originale su disegno del pittore legnanese, Gersam Turri: modellata in formelle di gesso sulle quali è stato spruzzato a caldo uno strato di rame, seguendo un procedimento inventato proprio a Legnano per l’occasione. Le parti di rame sono poi state trattate e dorate in modo da assumere un aspetto il più possibile simile all’originale.
Anche le dimensioni della Croce di Ariberto “legnanese” sono differenti da quelle dell’originale; un espediente voluto dalla Soprintendenza milanese per evitare che la copia, di misura più piccola, potesse essere scambiata per la vera Croce ospitata sul Carroccio nella battaglia del 1176.
Una seconda copia fu modellata a sbalzo dall’artigiano milanese Carlo Padoa su incarico della Fabbriceria del Duomo di Milano in occasione dell’Esposizione Universale di Torino del 1961; copia che servi poi a sostituire l’originale. Le cinque parti del manufatto in rame sono state restaurate nel 1997 dopo essere state staccate dalla base lignea e ora conservate, accanto alla stessa, nel museo del Duomo di Milano
Non essendo stata assegnata per il Palio 2006, la Croce di Ariberto è stata oggetto di un nuovo restauro. Gli interventi hanno riguardato il legno della Croce e della portantina pulito con una miscela di solvente a base di alcool e acetone, successivamente trattato con impregnante a base di lacche sintetiche e naturali e infine protetto e lucidato con cera d’api. Il metallo invece è stato pulito con una miscela di detergenti blandi e olio di paraffina per poi essere protetto e trattato con una pellicola leggera di olio di lino crudo.
La Croce Pettorale
E’ una riproduzione in oro massiccio della Croce di Ariberto da Intimiano issata sul Carroccio.
Viene consegnata, subito dopo la conclusione della gara ippica, al Capitano della Contrada vincitrice del Palio e dovrà indossarla, sopra il mantello, durante tutte le manifestazioni ufficiali del Palio di Legnano e durante il corteo storico successivo.
Il Capitano riconsegna la Croce Pettorale al Supremo Magistrato prima della corsa ippica dell’anno seguente
Il Peso d’argento
E’ una scultura in argento fino dal peso di millecentosettantasei grammi, avente per tema il cavallo e realizzata ogni anno da un artista diverso. Il numero dei grammi ricorda l’anno della Battaglia di Legnano.
Tradizione in vigore nelle prime edizioni della Sagra del Carroccio, è stata ripristinata nel 1992.
A differenza del Crocione e della Croce Pettorale, il premio resta di proprietà della Contrada che si aggiudica il Palio.
La Banda della Vittoria
Testimonianza del successo nella corsa ippica, è uno stendardo bianco e rosso (colori della città di Legnano) a taglio verticale sul quale sono ricamati in filo d’oro la croce lobata di Ariberto da Intimiano e l’anno della vittoria. Viene consegnata durante la cerimonia della Traslazione della Croce dalla Contrada uscente alla Basilica di San Magno e poi viene gelosamente custodita in Maniero.