Memorial Favari
La Provaccia
La passione per il Palio, negli anni Ottanta, cresce sempre più e con essa aumenta anche l’attesa per la gara ippica. Il Collegio dei Capitani e delle Contrade studia così la possibilità di istituire qualche nuova iniziativa in grado di vivacizzare la vigilia.
Sulla scia del successo dell’edizione straordinaria del Palio del 4 Maggio 1980 (in occasione del 25° anniversario della fondazione del Collegio dei Capitani e delle Contrade), viene deciso di organizzare “la Provaccia”, corsa a pelo con lo stesso regolamento del Palio riservata a giovani emergenti con l’intento di far crescere fantini provenienti dalle Contrade.
La manifestazione si svolge il venerdì sera antecedente il Palio ed è valida per il Memorial Luigi Favari, indimenticato personaggio dell’allora Sagra del Carroccio, scomparso nel 1985 dopo aver ricoperto la carica di Gran Priore nella Contrada San Martino ed essere stato anche Presidente del Comitato organizzatore.
Nelle prime edizioni, oltre la gara ippica, vengono altresì organizzate corse podistiche, partite di calcio, gare di tiro alla fune ed altre competizioni di vario genere, riprendendo una consuetudine degli anni Trenta e del periodo post Bellico (dal 1952, anno della ripresa della manifestazione) quando il Palio era l’occasione per indire qualsiasi tipo di manifestazione sportiva ivi compreso incontri di boxe, gare di automobilismo, gare ciclistiche, gare podistiche, gare di biliardo e del gioco delle bocce.
L’intento di creare una “scuola di fantini legnanese” purtroppo non ha avuto però un grande successo, nonostante la partecipazione al Memorial Favari di diversi fantini locali tra i quali Guido Barbin, Corrado Giudici, Battista Berra, Marco Giusti (Palloncino), Lucio Ballarino, Ermanno Pastori (Pocaluce), Dario Bezzan, Giorgio Bezzan, Stefano Di Moro. Soltanto Guido Barbin, giovane contradaiolo di San Domenico (successivamente Capitano biancoverde e Cavaliere del Carroccio), è riuscito ad aggiudicarsi la Provaccia nel 1987 e proprio per la sua Contrada. Bisogna poi attendere fino al 1999 per assistere alla vittoria di un altro ragazzo legnanese: Marco Giusti (Palloncino) che nell’occasione difendeva i colori di Sant’Ambrogio.