Il Palio di Legnano
I costumi
Il lavoro che si cela dietro alla produzione di un vestito medievale da sfilata è assai lungo e complicato.
Per quanto riguarda la ricostruzione storica del taglio, ci si basa sulle ricostruzioni accademiche, certamente accurate e fedeli al periodo storico, stilate attraverso l’apertura di alcune tombe dell’epoca e grazie al conseguente studio degli abiti rinvenuti al loro interno.
Le decorazioni e i ricami che rendono favolosi gli abiti per la Sfilata, sono eseguiti con il “punto catenella”, tra le tipologie di punto più antiche, e in particolare ci si rifà all’Arazzo di Bayeux, famoso tessuto di stoffa ricamata della superficie di circa 140 metri quadrati.
Per lo schema di ricostruzione dell’abito, vengono utilizzate miniature e sculture risalenti agli anni compresi tra il 1000 d.C. e il 1250 d.C., periodo storico in cui si ha la certezza che l’evoluzione del taglio sia stata nulla o, al massimo, molto lenta: dalla metà del XIV Secolo, infatti, si ha un’evoluzione del taglio sempre più rapida fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui essa è giornaliera.
Prima di cominciare a produrre un abito da sfilata, è necessario presentare alla Commissione Costumi una documentazione: in essa dovranno essere contenute informazioni fondamentali all’approvazione come la tipologia del tessuto che si vuole utilizzare, il colore, il taglio, la fonte e la ricostruzione iconografica del ricamo.
Una volta vagliata a fondo la documentazione, il Coordinatore della Commissione Costumi decide se il lavoro di produzione può cominciare oppure no, in caso di risposta affermativa il passaggio successivo consiste nella creazione di un prototipo da presentare nuovamente alla Commissione per controllare che non ci siano errori nel taglio, e successivamente inizia la produzione vera e propria dell’abito sul tessuto indicato, il quale deve avere determinate caratteristiche per rappresentare nella maniera più fedele possibile il periodo storico di cui si fa la rievocazione; i tessuti completamente sintetici sono banditi, così come quelli chimici, viene di conseguenza che quelli più utilizzati siano la lana, il lino e la canapa.
Negli ultimi anni il lavoro di produzione in Contrada si è intensificato molto, e la produzione dei costumi e dei ricami è più che mai artigianale e svolta in Maniero grazie all’importantissima esperienza acquisita nel corso del tempo dalla nostra Commissione Costumi.