Il Palio di Legnano

I monili

BORCHIE MANTELLO CAPITANO

ANNO: 1992

Borchie Cesellate a mano con inserti in pasta vitrea e riproducenti analogo gioiello tratto da un medaglione conservato a Parigi nel Museo del Louvre, di epoca XII secolo proveniente da Conques e di produzione tradizionale limosina come smalti.

ANNO: 2006

Realizzate in argento dorato e piastra vitrea, le borchie rappresentano i primi due Santi della Chiesa di Legnanello: San Valeriano Martire Pretestato e San Canciano Martire di Aquileia.

 

SPADA CAPITANO

ANNO: 1981

Spada su cui sono incastonati un rubino e una corniola. Sul fodero è rappresentato l’emblema della Contrada: il sole a dodici raggi.

ANNO: 2008

E’ la riproduzione di una spada a una mano del 1200 composta da un pomo in ebano nero africano con faccette di ottone cesellato, un’impugnatura anch’essa in ebano nero con guancette in avoriolina e inserti in ottone cianfrinato, un’elsa in ebano nero africano con due faccette in ottone traforato secondo disegni geometrici e una lama in acciaio con sezione a losanga e finitura satinata.
Alla spada è abbinato un fodero in cuoio nero, cucito a mano, impreziosito da un bocchetto e da un puntale in ottone cesellato con finiture in doratura antica e motivo originario di un pastorale del 1200.
Il pomo è ottenuto da un’anima di ebano nero rifinito a mano con tiratura opaca, impreziosito da due guancette in ottone cesellato incastonate a livello del legno e un perno di assemblaggio anch’esso in ottone ricavato dal pieno. Il pomo è dotato di un foro passante per l’assemblaggio dell’impugnatura e il fissaggio del perno.
L’impugnatura è in ebano nero con linea affusolata dal pomo all’elsa a sezione ovoidale ricavata dal pieno, impreziosita da due guancette in avoriolina incastonate e rifinite in opera con inserti in ottone cianfrinato e da due lamine in ottone inserite fra pomo ed elsa. Alle estremità dell’impugnatura sono stati ricavati dal pieno due perni a sezione ovoidale per ottenere un assemblaggio perfetto senza uso di mastici.
L’elsa, a sezione romboidale, è ricavata da un blocchetto di ebano nero rifinito a mano con tiratura opaca, con incastonate, su entrambe le facce, due lamine traforate a mano secondo motivi a greche e con finitura lucida. L’elsa è dotata di un foro passante per l’assemblaggio con impugnatura e lama di sezione ovoidale.
La lama è ricavata da una barra di acciaio sgrossato e rifinito per ottenere un doppio filo con sezione a losanga e finitura satinata.
Il fodero è composto da due gusci in legno di cirmolo italiano, ricavato da blocchi lavorati dal pieno per portarli alla forma arrotondata e affusolata in punta e per ottenere la fessura per l’alloggiamento della spada, ricoperti successivamente in cuoio nero cucito a mano con cucitura decorativa sul retro dalla cima alla punta. Il fodero è ulteriormente impreziosito da un bocchetto e da un puntale in ottone lavorato con disegno originario di un pastorale autentico del 1200.
Il bocchetto è ricavato da una piastra in ottone cesellata a mano e incastonata così da avvolgere la cima del fodero, rifinito con doratura antica e fissato con chiodini di ottone. Sul retro del bocchetto è stato ricavato un robusto gancio passante utilizzato per fissare il fodero al cinturone o a un sistema di cinghie.
Il puntale è ricavato da una piastra di ottone cesellata a mano e incastonata così da avvolgere la punta del fodero e seguire il profilo della cintura a vista. Il puntale è rifinito con doratura antica e fissato con chiodini in ottone.

 

ANELLO CASTELLANA

ANNO: 2003

L’anello, eseguito con lavorazione artigianale in argento e doratura in oro antico con una corniola centrale e piccole corniole e borchiette laterali, riproduce una fibula d’arte longobarda del VII secolo.

ANNO: 2014

Anello eseguito con lavorazione artigianale in filigrana d’oro con corniole e vetri smaltati.

 

CORONA CASTELLANA

ANNO: 1987

La Corona è tratta dalla statua numero 206 del Portico Regio della Cattedrale di Charter (1152). La forma riprende a diadema la parte anteriore dello corona della quarta regina di Giudea. I motivi a sbalzo e smalti sono tratti dalla base della cosiddetta “A” di Carlo Magno della fine dell’XI secolo, tesoro dell’Abbazia di Caques.
Le monete dei pendagli sono in bronzo imperiali romane del II secolo dopo Cristo, così come usatasi nel recuperare parti vitree, cammei, gemme antiche per metterle sui gioielli dell’XI secolo.

ANNO: 1990

La corona, realizzazione di un orafo Legnanese, è in lastra d’argento dorata ottocento millesimi. I disegni che rappresentano un quadrifoglio all’interno di un portale, sono eseguiti a mano e saldati in rilievo sulla lastra stessa. Il grande rubino al centro della corona è contornato da perle.

ANNO: 1998

Corona eseguita con lavorazione artigianale in argento e doratura in oro antico, riproducente parte della croce di Berengario del tardo IX secolo con manifattura su lastra battuta a martello e filo ritorto a mano e castoni contenenti agate e corniole.

ANNO: 2009

Fonte iconografica, da cui è stata tratta la corona, è il cosiddetto “Calice di Tassilone”, opera del XI secolo di scuola irlandese-anglosassone, presumibilmente realizzato a Salisburgo, oggi conservato presso il Tesoro dell’Abbazia di Kremsmünster. Il modello, tratto nella fattispecie dalla parte superiore del calice, è stato prima disegnato su un cartone di sviluppo e, successivamente, riportato sulla lamina di ottone. La lamina viene lavorata a sbalzo su uno strato di pece in negativo, cesellata in positivo secondo una tecnica antichissima e, infine, piegata ed adattata su una forma di legno che riproduce lo sviluppo della testa. Gli estremi sono uniti tramite l’utilizzo di cavallotti inchiodati con ribattini in ottone. La corona presenta sei castoni, ossia i contenitori delle tormaline, in ottone inchiodati. Rifinita con lime e raschietti, essa viene dorata (doratura antica), per poi passare all’incastonatura delle pietre (tormaline), tramite l’utilizzo di un mastice.

 

BRACCIALE CASTELLANA

ANNO: 2011

Bracciale tratto da una rielaborazione di una croce pettorale del XII secolo. Realizzato in argento con una lastra sbalzata a cesello, bordatura di rinforzo, incastonatura di agate corniola naturali cabochon e doratura micrometrica in oro naturale a spessore.

 

ORECCHINI CASTELLANA

ANNO: 2014

Orecchini eseguiti con lavorazione artigianale in filigrana d’oro con corniole e vetri smaltati.